In un mondo sempre più complesso la politica ha bisogno di dialogare con la scienza e la cultura così Villa Vigoni diventa il luogo ideale, il “buen retiro” per diplomatici, studiosi, artisti, giornalisti e politici che desiderino confrontarsi e prepararsi.
Siamo a Menaggio, su un piccolo promontorio dove il Lago di Como svela i suoi due rami e si allarga con maestosità. Don Ignazio Vigoni Medici di Marignano volle lasciare in eredità alla Repubblica Federale di Germania la sua proprietà sul lago che comprendeva terreni, molti edifici rurali e, soprattutto, due ville signorili: villa Mylius Vigoni e villa Garovaglio Ricci.
Voleva un centro che sostenesse le relazioni culturali e politiche fra Italia e Germania ricordando nel contempo l’amicizia del suo avo, Enrico Mylius, con Johann Wolfgang Goethe e Alessandro Manzoni e così è avvenuto.
I due Paesi hanno finanziato e continuano a inserire nei bilanci di Stato il sostegno a quest’opera. Pensate che all’inizio contribuirono persino alcuni volenterosi Lander tedeschi segno di una misura oltre il confine, oltre i campanili diremmo noi, per un luogo del “pensare insieme”, oggi centro per l’Eccellenza Europea dove si sono incontrate le Ministre Johanna Wanka e Stefania Giannini anche per la firma di un accordo riguardante la “formazione duale”.
“ La luce dell’istruzione può migliorare le condizioni dell’Italia” ha detto Giannini
“ Per la formazione e l’occupazione la Germania ha fatto molti passi avanti. Quello che prendo qui oggi è un impegno culturale per far si che la cooperazione interuniversitaria continui e cresca”.
La Germania assegna numerose borse di studio per frequentare l'università in Germania. Per giovani stranieri esistono speciali visti per vacanze-lavoro e per determinate professioni vigono disposizioni speciali. Molteplici quindi i formati in cui questo dialogo si può articolare e fra questi il Forum Vigoni, l’incontro tra giornalisti italiani e tedeschi, la Vigoni Lecture. Lo stile Vigoni può essere esportato e oggi compie i sui primi 30 anni di un’esperienza avviata con la firma di due Ministri degli Esteri, Genscher e Andreotti, e che prosegue in una atmosfera romantica del luogo dove risuona la lingua tedesca con alcuni membri della Berliner Philarmoniker o musicisti del conservatorio di Como.